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Homo pluralis. Esseri umani nell'era tecnologica Paperback – 6 ottobre 2016
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Lunghezza stampa239 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreCodice
- Data di pubblicazione6 ottobre 2016
- Dimensioni18.2 x 1.7 x 11.7 cm
- ISBN-108875786232
- ISBN-13978-8875786236
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Dettagli prodotto
- Editore : Codice (6 ottobre 2016)
- Lingua : Italiano
- Paperback : 239 pagine
- ISBN-10 : 8875786232
- ISBN-13 : 978-8875786236
- Peso articolo : 220 g
- Dimensioni : 18.2 x 1.7 x 11.7 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 311,197 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
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Fatta questa personale valutazione, il libro è veramente molto interessante perché si ripropone un'analisi dello stato dell'arte della rete, toccando diversi ambiti che corrispondono ai titoli di nomi e attributi dati ai capitoli: rete, evoluzione, collettivi, tecnosociali, plurali, umani, sostenibili.
La prospettiva è critica, nel senso di focalizzare il periodo di svolta e di scelte attuali che potrebbero oscillare, o verso una privatizzazione e aziendalizzazione o mantenere la caratteristica della rete, almeno iniziale, come luogo comune, fruibile da tutti e utile a tutti.
L'autore dà alcune indicazioni, non tanto operative, quanto delle "vision", usando spesso metafore efficaci, per propendere ancora verso la seconda opportunità che la nostra società non deve lasciarsi sfuggire.
Riferimenti anche al mondo "education" in particolare con l'analisi dei big data dei MOOCs con i quali migliorare l'efficacia dell'apprendimento e avvicinarsi, nonostante il numero elevato dei corsisti, a proposte personalizzate in linea con gli stili di apprendimento di ciascuno. Da tempo, infatti, mi chiedevo se l'analisi dei big data servisse solo a vendere spazzole.
Dovendo citare un punto del libro, citerei il capitolo conclusivo (la postfazione) il cui inizio sembra parlare di altro (biografia di Steve Jobs e Elon Musk) ricollegandosi poi perfettamente a tutto il resto e ponendo l'accento sul controllo che abbiamo (consapevolmente o meno) sulla nostra vita - o sulla nostra autobiografia.
Mi piacerà ricordare in particolare il passaggio nella postfazione nel quale si parla della difficoltà di scrivere l'autobiografia di re Luigi IX (1214-1270) rispetto alla verifica delle fonti. "la molteplicità delle fonti storiche [...] non semplifica il compito del biografo [...] non solo perchè le fonti vanno messe a confronto per decidere quali fatti sono provati e quali no [...] ma anche e soprattutto perchè le fonti contemporanee al re [...] influenzavano [...] le scelte del protagonista della vicenda".
Questa riflessione si collega al contesto odierno in cui ognuno di noi, vivendo in un mondo tecnologico, deve rendersi conto di quanto "scrive consapevolmente" la propria autobiografia (ossia vive la propria vita con decisioni consapevoli) e di quanto gli algoritmi che fanno muovere le piattaforme tecnologiche che utilizziamo e che registrano ogni nostra azione (piattaforme che sono ormai pervasive indipendentemente dalla nostra predisposizione ad utilizzare i social network, vedi ad esempio i sistemi che controllano le carte di credito) quanto questi algoritmi dicevo influenzano le nostre azioni, così come le fonti contemporanee al re influenzavano le sue e così come, in generale, il contesto in cui viviamo influenza le nostre azioni.
Quattro stelle perchè in alcuni passaggi il testo non è troppo scorrevole. Ma in generale assolutamente consigliato.