Mondo Solidale

Rianimazione cardiopolmonare, le manovre salva-vita da imparare

La settimana (dal 15 al 21 ottobre) dedicata alla divulgazione dei metodi per soccorrere persone con arresto cardiaco: 400 mila morti all'anno nel mondo; 60 mila in Italia

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ROMA - L' "Italian Resuscitation Council" (IRC) lancia “VIVA! la settimana per la rianimazione cardiopolmonare” dal 15 al 21 ottobre con tante iniziative e festeggia il 16 ottobre, il giorno mondiale della rianimazione cardiopolmonare, con un appuntamento al Colosseo di Roma. In questa occasione, IRC e la Fondazione “Giorgio Castelli” assieme a molti altri protagonisti, dimostreranno le manovre necessarie per salvare una vita, utilizzando anche la nuova piattaforma “Virtual Reality CPR” che simula in ambiente virtuale un vero arresto cardiaco.
 
La necessità di un intervento immediato. Ogni anno, 400.000 persone in Europa, 60.000 in Italia, muoiono per arresto cardiaco improvviso; molte di loro potrebbero avere maggiori possibilità di salvezza se soccorse tempestivamente e adeguatamente. Se le persone che si imbattono in una vittima di arresto cardiaco iniziassero la rianimazione cardiopolmonare prima dell’arrivo dell’ambulanza, le possibilità di sopravvivenza aumenterebbero di 2-3 volte. Per questo IRC, Italian Resuscitation Council, associazione senza scopo di lucro impegnata in attività di ricerca medico-scientifica e formazione, lancia questa iniziativa, che si articola in incontri e dimostrazioni pratiche in tutta Italia. Il 16 ottobre sarà il “World Restart A Heart Day”, cioè il giorno mondiale di sensibilizzazione sull’arresto cardiaco con il patrocinio dell’Organizzazione Mondiale della Salute e iniziative in tutto il mondo.

Come imparare le manovre salvavita. In questa giornata, assieme ai volontari della Fondazione “Giorgio Castelli” che ha formato alla rianimazione cardiopolmonare gli addetti del Parco Archeologico del Colosseo a Roma, Italian Resuscitation Council inviterà ad imparare le manovre salvavita con  postazioni e dimostrazioni pratiche nella cornice dell’Anfiteatro Flavio utilizzando anche una nuova tecnologia: attraverso un caschetto per la realtà virtuale e sensori per le mani collegati a un computer, sarà possibile simulare in 3D e in modo realistico una corretta procedura di rianimazione.

Le informazioni per partecipare. L’elenco delle iniziative della settimana VIVA! è qui disponibile. Qui, invece le informazioni sugli eventi mondiali. Andrea Scapigliati, presidente di Italian Resuscitation Council e dirigente medico dell’Unità operativa di cardioanestesia e terapia intensiva cardiochirurgica della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, osserva: “Vogliamo anche quest’anno attrarre l’attenzione per spiegare come alcune semplici azioni, eseguibili da chiunque, possono salvare la vita di chi è colpito da arresto cardiaco. Per questo la nostra associazione è molto impegnata nella formazione e nella divulgazione: solo nell’ultimo anno abbiamo realizzato oltre 10.000 corsi di formazione rivolti a quasi 130.000 partecipanti tra operatori sanitari e persone comuni con particolare attenzione al mondo della scuola”.
 
Il caschetto della realtà virtuale. Per favorire la diffusione delle manovre salvavita, cioè il massaggio cardiaco, le ventilazioni di soccorso e la defibrillazione precoce, IRC ha creato un nuovo strumento che utilizza la realtà virtuale indirizzato non solo agli operatori sanitari ma anche alla gente comune e agli alunni delle scuole. Indossando il caschetto della realtà virtuale collegato a un computer è possibile infatti simulare un primo soccorso su una vittima di arresto cardiaco.
 
Le nuove tecniche della rianimazione. Questo nuovo approccio è stato presentato dai ricercatori di IRC al congresso “Nuove tecnologie in rianimazione” organizzato tra il 20 e il 22 settembre scorsi a Bologna dallo European Resuscitation Council. Al congresso, a cui hanno partecipato oltre 1300 delegati da oltre 50 Paesi di tutto il mondo, si è discusso anche di altre novità scientifiche come lo studio sull’utilizzo dell’adrenalina condotto in Inghilterra su oltre 8000 persone colpite da arresto cardiaco al di fuori dell’ospedale che ha indicato come l’adrenalina aumenti la sopravvivenza a breve termine ma non quella oltre i trenta giorni, facendo crescere il numero di pazienti con condizioni neurologiche molto compromesse.
 
Cos'è l'IRC (Italian Resuscitation Council).  Gruppo italiano per la Rianimazione Cardiopolmonare, nasce nell’ottobre del 1994 con lo scopo primario di diffondere la cultura e l’organizzazione della rianimazione cardiopolmonare in Italia. L’Associazione coinvolge medici di diverse discipline e infermieri attivamente impegnati nel settore della rianimazione cardiopolmonare intra ed extra ospedaliera. L’attività di IRC si integra con quella di analoghe Associazioni italiane e straniere e in modo particolare con quella di European Resuscitation Council.